mercoledì 5 ottobre 2011

Autunno, ai Castelli Romani è tempo di sagre...



Fontane che danno vino, magari doc come il “Marino”. E poi castagne e ciambelle al mosto. L'autunno ai Castelli ha il sapore delle sagre. In questo periodo, ce ne sono per tutti i gusti e per i buongustai. Ma tra tutte la regina è la sagra dell'uva di Marino, una delle feste più antiche d’Europa che attira visitatori di ogni sorta. L'amministrazione Palozzi decide di investirci ogni anno un budget di tutto rispetto, giustificato dal fatto che tutto sommato è ben speso se serve a far conoscere la bellezza dei nostri posti e a rilanciare la città. Questione di marketing certo, ma anche dispensatrice di polemiche. Ecco perché, quest'anno, il Primo Cittadino marinese ha deciso di risparmiare il 30% delle risorse senza però intaccare, a suo dire, la qualità della festa. Magari per non fare torto al poeta e drammaturgo, tal Leone Ciprelli, che diede vita alla tradizione! Protagonista della sagra è certamente il vino, ma a coinvolgere la gente è senza meno lo spettacolo. Hanno fatto cassa di risonanza i nomi di Mario Biondi e Max Giusti. Per non tacere dei figuranti vip del tradizionale corteo storico. Ad interpretare Marcantonio Colonna il ballerino attore di Ballando con le stelle, Raimondo Todaro. A indossare i panni della principessa Felice Orsini, consorte di Marcantonio, l'attrice e ballerina Sara Santostasi. Marino sa dunque come fare parlare di sé. Il detto popolare del resto la dice lunga, bene o male pur che se ne parli...l'importante è che se ne dica. Cento quintali d’uva e 10mila litri di vino non potrebbero da soli agevolare un'operazione di marketing volta a creare indotti economici non solo a Marino, ma in tutta l'area dei Castelli. Ben venga tutto questo se possa servire anche a promuovere l'eccellenza dei nostri vitigni in un mercato altamente concorrenziale. Dopo la sagra, rimangono le fraschette dove poter gustare un buon bicchiere di vino al giorno che fa bene alla salute e tira su il morale.
Angela Francesca D'Atri
(pubblicato su La Voce dei Castelli, ottobre 2011)

Nessun commento:

Posta un commento