mercoledì 26 ottobre 2011

Gli alieni siamo noi!!!




Il mondo sta cambiando e lo sta facendo velocemente, al punto che sembra di vivere dentro un film di fantascienza. Si scoprono i neutrini più veloci della luce che potrebbero farci viaggiare nel tempo, mentre nel New Messico s’inaugura il primo spazioporto commerciale che porterà i turisti al di fuori dell'orbita terrestre. Finisce un'epoca, termina il calendario dei Maya tra meno di un mese, si conclude una fase storica per l'Europa. Cadono ad uno ad uno i tiranni del mondo. Se ne va il colonnello Gheddafi, un tempo capace di far tremare l'Italia con la sua vera o presunta minaccia missilistica. Nasce e si sviluppa il potere del web e delle masse silenziose destinate a rivoluzionare la storia. Il futuro ce lo hanno in qualche modo anticipato i vecchi film sugli alieni. Un brivido percorre la schiena a pensare che quegli alieni oggi siamo noi, persi dietro al “one to one” di un computer dove facciamo cose miracolose diventate ormai normali per tutti.

Il futuro, però, lo immaginavamo in pieno regime di benessere, mentre i sintomi della futura povertà li avvertiamo ogni giorno che passa. Fa davvero paura la situazione greca, soprattutto perché potrebbe toccare presto anche a noi. Basta scendere per strada, camminare tra la gente e avvertire la preoccupazione, il disagio di tanti ormai senza lavoro, senza casa, con i giovani che non hanno più voglia di crescere, né di rischiare un mutuo o di chiedere un prestito. La demotivazione può prendere le forme della violenza come abbiamo visto nei fatti ingiustificabili di Roma. Crescono le rapine e i furti, aumenta il numero di coloro che non hanno la possibilità neanche di consumare un pasto decente al giorno e che, sempre più spesso, si rivolgono alle mense della Caritas.

Tutto questo è ascrivibile unicamente all'incapacità della politica di porre freno alla crisi, o è il sistema dell'euro che non riusciamo più a reggere? Del resto, pensare ad una moneta unica, ancor prima di essere uniti in questioni come la difesa comune o la concertazione strategica su temi fondamentali, è il peccato che pagheranno i “piccoli”, in un paese come il nostro dove il cattivo costume e il clientelismo legato alle lobby impediscono la crescita economica e affossano l'ingegno di tanti giovani ormai costretti all'espatrio.
Angela Francesca D'Atri

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