martedì 10 settembre 2013

Tarsu salata e differenziata al palo, a Marino è ora di fare la differenza!

La raccolta differenziata a Marino non decolla. Partita nel 2010 con tanto di sostituzione dei vecchi cassonetti con quelli nuovi pronti ad ospitare carta, vetro, plastica e metallo, scarti alimentari e materiali non riciclabili, si è fermata al palo. Di qualsiasi colore politico è, e sia stata, l'amministrazione di questa città non si è distinta certo per aver trovato una soluzione al problema che, se affrontato bene, permetterebbe di ridurre la mole di rifiuti da mandare in discarica. Eppure la questione tocca i marinesi da vicino. Falcognana alle porte a chi fa piacere? E come non sottolineare che una raccolta differenziata che funziona porterebbe agevolazioni nel portafogli, con una riduzione della salatissima tariffa rifiuti. E' risaputo che riciclare fa bene all'ambiente e alla salute. Ma allora perché trasformare aree di bellezza sconfinata in pattumiere, i cui olezzi potrebbero addirittura far crollare il mercato immobiliare con la conseguente discesa folle del prezzo delle case oggi acquistate a caro prezzo? Intollerabile continuare a pagare troppi soldi per la Tarsu. Impensabile assorbire nuovo inquinamento con tutti i rischi che ne potrebbero conseguire per la salute. La riflessione è amara, ma va detto che fino ad oggi non è stata fatta una politica seria per differenziare tutto ciò che si può riciclare, si continua invece a nascondere i rifiuti sotto il tappeto, pensando che mandare tutto in discarica sia la soluzione più ovvia. Se finora ha prevalso il lassismo, come Voce dei cittadini è nostro dovere ammonire che è tempo che si differenzi non solo la spazzatura, ma una classe politica che negli anni si è solo riciclata senza fare la differenza. Non si fa politica per occupare uno scranno, ci vogliono forza e idee per operare nell'interesse unico del benessere collettivo. Questo sì che fa la differenza.
Angela Francesca D'Atri (editoriale La Voce dei Castelli, settembre 2013)