giovedì 17 novembre 2011

La grande storia della diversità umana


Conosci te stesso... alla scoperta di Homo Sapiens

Duecentomila anni fa in una piccola valle dell'odierna Etiopia nasceva Homo Sapiens. Da qui ebbe inizio il viaggio che, nei secoli, lo ha portato a colonizzare il pianeta e a essere quello che oggi siamo. Sopravvissuto ai molti cambiamenti, testimone della grande diversità umana, Homo Sapiens è l'unico superstite di ben quattro specie umane che hanno popolato la Terra fino a 40 mila anni fa.

Se la vera saggezza, come sosteneva il filosofo greco Socrate, é racchiusa nel monito “Conosci te stesso”, per capire chi siamo dobbiamo conoscere la nostra storia, conoscere da dove veniamo, forse anche per comprendere dove stiamo andando. In questa direzione, può essere utile una visita alla mostra sulla grande storia della diversità umana allestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma, inaugurata lo scorso 10 novembre e aperta fino al 12 febbraio 2012. Qui si possono ammirare tesori unici, reperti in arrivo da 56 musei e istituzioni di tutto il mondo, un vero e proprio orgoglio nazionale.

Attraverso il sentiero percorso da Homo Sapiens è possibile apprendere che dove oggi si consumano conflitti sanguinosi un tempo regnava la pace. Arabi ed ebrei che convivono in Palestina sono i figli di una stessa storia. Afghanistan, Caucaso e Iraq travagliati da acerbi conflitti in epoca antica erano strade di passaggio, luogo di scambi e dove avvennero le ibridazioni più importanti della specie umana. Così apprendiamo che l'uomo è uno solo e che le razze non esistono. Esiste invece il colore diverso della pelle come difetto del clima, come difesa dai raggi solari. Noi siamo diventati bianchi. Dunque unità biologica ma nel contempo straordinaria diversità culturale della specie umana.

“Si tratta della prima mostra, come sostiene il prof. Telmo Pievani, “mai realizzata al mondo che descriva lo scenario maestoso dell'evoluzione umana per come è emerso recentemente dal connubio di dati genetici, antropologici e linguistici”. Come a dire che su questa Terra siamo una grande famiglia che si è diffusa ovunque differenziandosi. In mostra tra australopitechi, neandertaliani e sapiens moderni, si possono seguire le tracce delle grandi migrazioni che hanno disegnato la mappa odierna delle diversità etniche e culturali. E' possibile ammirare rarità e curiosità come la piccola tavoletta del 1700 a.c dove si nota un'operazione matematica risolta con il teorema pitagorico ben dodici secoli prima che Pitagora nascesse. E poi ancora utensili, fossili, modelli, manufatti, ricostruzioni, video e immagini.

Colpiscono gli elefanti “nani”, presenti un tempo in Sicilia, con una fessura sulla fronte come un grande occhio da cui probabilmente nasce il mito di Polifemo. Immersi in questa atmosfera antica, ad un certo punto non possiamo non interrogarci sul perché siamo l'unica specie umana che popola la Terra quando fino a poche migliaia di anni fa ne esistevano almeno quattro. Forse la risposta é nella giusta chiave di lettura di una comunicazione emotiva, drammatica ma soprattutto innovatrice nel campo dell'informazione scientifica che si è voluta utilizzare nell'allestimento di questa straordinaria mostra sull' Homo Sapiens.
Angela Francesca D'Atri