lunedì 23 marzo 2015

Vandalismo e insicurezza: chi paga per l'inciviltà?

Le scene di qualche settimana fa a piazza di Spagna suscitano orrore solo a ripensarci, è inaccettabile che violenti tifosi in preda ai fumi dell'alcool abbiano potuto oltraggiare la Barcaccia del Bernini, opera d'arte di incommensurabile valore artistico restaurata con fondi privati da qualche mese. Eppure il vandalismo unito alla noncuranza si perpetua quotidianamente sotto i nostri occhi, anche se con toni meno accesi. Non suscitano sdegno ad esempio le tante discariche dovute all'inciviltà dei cittadini che insudiciano luoghi d'incomparabile bellezza, i rifiuti rovinano tanto per dirne uno il suggestivo panorama della via Dei Laghi. Nessun rispetto per la bellezza dei nostri luoghi, di palazzi storici e mura antiche quando vengono violentati con scritte dei writer che nulla hanno di artistico, e poi si abbandonano tristemente al loro lento declino. Siamo un paese ricco di arte e del cui valore non siamo consci. Fa pensare che le gesta degli ultrà del Feyenoord abbiano fatto prendere coscienza sulla mancanza di sicurezza del nostro patrimonio artistico-storico, e che si sia deciso solo ora di video sorvegliare i monumenti più visitati della capitale. E ancora fa pensare che solo queste azioni violente abbiano aperto la mente di tanti italiani che ignorano e non si sono mai interessati di conoscere le bellezze che gli antichi maestri ci hanno lasciato. Tornando alle azioni violente di Campo de Fiori e di Piazza di Spagna, è opportuno segnalare che abbiamo puntato il dito contro la mancanza di sicurezza, ci siamo arrabbiati mentre ognuno nel suo cuore sapeva bene chi avrebbe dovuto pagare, poi ciascuno è tornato ad essere quello di ieri in dubbio ancora su quale testa dovrà cadere. Non ne cade nessuna. Nel frattempo, mentre i tifosi olandesi dopo qualche notte in carcere rimpatriano, l'Isis minaccia di essere alle porte di Roma. Ma questa è un'altra storia, anche se con queste premesse mala tempora currunt.
Angela Francesca D'Atri (editoriale La Voce dei Castelli - marzo 2015)