lunedì 7 gennaio 2013

2013: tasse e bollette più care, lo spettacolo sta per cominciare

La fine del mondo almeno per il momento non c'è stata. Siamo però entrati in una nuova era e, stando al calendario Maya, dovrebbe essere una fase più propizia per il genere umano. Deve essere stata la scampata fine del mondo a far decidere al Premier uscente di salire in politica e questo indubbiamente apre nuovi scenari in un teatro animato dai soliti attori politici anche se, a ben guardare, sono amati e scelti dagli italiani. Non poteva essere da solo Grillo a sconvolgere il quadro, ci voleva Monti il professore che piace all'Europa e alle banche per ridare nuova linfa al nostro Paese. Poco importa se ha fatto pagare l'Imu anche ai precari, ai disoccupati, ai terremotati del Pollino. L'abbiamo pagata tutti, a pochi giorni dal Natale, in un paese di piccoli proprietari e abbiamo dovuto rinunciare a qualcos'altro, rinunce che hanno frenato ancora i consumi. Intanto, i mesi di campagna elettorale si preannunciano ironici con spettacoli televisivi irriverenti, amplificati nei Tg che fanno sorridere sotto i baffi. Il 2013 porterà ancora rinunce, bollette più care, tasse più salate, ma l'economia generale andrà meglio. Lo spread è in discesa aleatoria. La fiducia sembrerebbe esserci. Che senso avrebbe, dopo aver versato lacrime e sangue per non rischiare il default, ricadere nel vortice di coloro che, potere alla mano, non hanno fatto nulla per ridurre lo spreco dei soldi pubblici? Ben vengano le regole democratiche che consentono la libera dialettica, tuttavia non lasciamoci ingannare, per cambiare davvero le cose, bisognerebbe che in ognuno di noi si sviluppasse il senso critico, che anche gli spettatori cinguettassero di più, diventando sapienti elettori. Angela Francesca D'Atri (editoriale -La Voce dei Castelli, gennaio 2013)