sabato 10 settembre 2011

11 settembre, la realtà distorta in 7 scatti


foto Laura Croce

Dieci anni fa, l’11 settembre, si sgretolavano in diretta tv sotto gli occhi attoniti ed increduli del mondo le Torri Gemelle. Per giorni la polvere, una nube grigia di cenere, ha offuscato la mente e la vista degli americani. Insieme alle Twin Towers crollava la certezza dell’invulnerabilità degli Usa. E poi cambiava il nostro sguardo sul mondo. Oggi, anche dopo la morte di Bin Laden, Al Qaeda fa paura e l’America teme il terrorismo mentre combatte con lo spettro di una crisi economica senza precedenti.

Tutto è cambiato. E come se la realtà si fosse deformata, distorta, così come la rappresentano i 7 scatti fotografici su Ground Zero di Laura Croce, in mostra alla Galleria Ashanti di Roma. Dopo aver scorto venature di pop art, viene da chiedersi cosa rimanga del sogno americano. Dall’alto delle Torri Gemelle ammiravi non solo l’intera New York City, quella che non vedi se sali sull’Empire. Lassù afferravi la vita scorrere veloce, s’imponeva l’orgoglio americano e rimanevi abbagliato dal giallo della miriade di taxi tutti in fila. E se per caso prendevi il ferry boat tornando da Staten Island, i tuoi occhi rapivano la più bella cartolina della Grande Mela, con le Twin Towers dominanti.

Ground Zero, quello che era il perno del mondo, oggi è avvolto in una rete metallica. Da quelle intricate maglie, Laura Croce sbircia e fotografa una bandiera a stelle e strisce. Certo rimane il patriottismo, ma il sogno americano si è appannato. L’artista scatta immagini di paesaggio urbano, taxi, cartelli stradali, macchine in corsa, quasi una pennellata impressionista, ma si avverte l’incertezza del futuro e la staticità della paura.

L’arte finisce sempre per farci riflettere sviscerando il vero senso delle cose, ma infine è la sua bellezza che colpisce per quello che in essa vediamo: i colori.
Angela Francesca D’Atri

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