domenica 26 febbraio 2017

In arrivo nuovi profughi. Il regalo sotto l’albero per i Castelli Romani


Troppo abbagliati dalle luci del referendum, forse abbiamo prestato poca attenzione al fatto che, pochi giorni fa, la Prefettura ha emanato un bando finanziato con 103 milioni di euro per l’accoglienza di 8.074 richiedenti asilo in provincia di Roma. Nell'area dei Castelli romani ne sono previsti 2.378. L'immigrazione negli ultimi anni ha raggiunto e superato i limiti dell'accoglienza. E mentre il Papa ci ricorda i nostri doveri e la nostra sensibilità cristiana, nel nostro quotidiano vediamo l'altro, il profugo, come colui che ci porta via il pane, che ci deruba della nostra tranquillità e sicurezza. Non facciamo distinzione, immigrati clandestini e profughi sono per noi la faccia di un'unica medaglia. Al punto che, tanto per citare una voce, il comitato civico di Grottaferrata ha lanciato l'allarme: ''Il nostro territorio è sempre più oggetto di un’occupazione pianificata da parte degli Enti Governativi”.

 Del resto sull'immigrazione c'è chi specula, dietro talvolta c'è l'ombra oscura della mafia, e c'è anche chi a casa ci porta un misero stipendio. Ma quanto costa davvero un rifugiato al nostro Paese? Il costo medio è di 35 euro al giorno a persona, per i bambini il costo oscilla sui 70 euro. Ma di questi soltanto una piccola cifra, circa 2,50 euro, finisce in mano ai richiedenti asilo per piccole esigenze quotidiane come comprare un panino. Il resto serve a pagare gli stipendi degli operatori italiani, poi ci sono le spese per il vitto e l’alloggio, le pulizie, i servizi. Ci guadagnano i proprietari degli immobili, i commercianti, i fornitori di servizi. Non ospitiamo di certo i richiedenti asilo perché siamo generosi, ma l'Italia è obbligata dalle leggi di diritto internazionale.

Ritornando al bando, c'è qualcosa che fa giustamente riflettere e preoccupare la cittadinanza perché adesso si è innalzata anche la soglia dell'accoglienza, per i centri oltre i 10mila abitanti il tetto di migranti ospitabili è di 400, di 100 per comuni fino a 3mila abitanti. In più gli sbarchi continuano e la gente disperata fugge. Nel lotto 6, quello che riguarda i Castelli Romani, rientrano Albano Laziale, Anzio, Ardea, Castel Gandolfo, Colonna, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Porzio catone, Monte Compatri, Nemi, Rocca di papa, Rocca priora, Velletri.
Si tratta di Comuni che hanno già sul proprio territorio dei centri d'accoglienza. Ma considerato che il flusso non si arresta e per ogni richiedente asilo c'è un indotto economico, sono ipotizzabili presto nuovi centri.

In tutto questo, ignoriamo o forse non riflettiamo abbastanza sul fatto che i richiedenti asilo sono sempre più nigeriani e pakistani. I Nigeriani vanno via dalla violenza, dagli attentati terroristici, dalle persecuzioni e dagli scontri tra fondamentalismi islamici di Boko Haram e l’esercito, e naturalmente dall’impoverimento. I Pakistani si lasciano alle spalle l'instabilità politica, il fondamentalismo dei talebani e la mancanza di lavoro. E' una pagina troppo triste della nostra storia contemporanea, ma non è con il razzismo, con la chiusura delle porte del nostro cuore che risolviamo il problema dell'immigrazione. Ci vuole una politica illuminata e una maggiore garanzia di sicurezza per i cittadini. Buon Natale cari lettori.

Angela Francesca D'Atri (editoriale La Voce dei Castelli - dicembre 2016)


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