mercoledì 16 aprile 2014

Sanità: se i tagli sono incomprensibili!

Da quando è cominciata la spending review nel settore sanitario, a pagarla veramente cara sono stati solo i pazienti. Da un po' di anni, assistiamo attoniti nel vedere questa falciatrice che taglia i servizi sanitari, i posti letto, i pronto soccorso, gli ospedali, mentre continuiamo a pagare ticket esosi. Tant'è che l'uomo comune non  riesce veramente a capire i vantaggi di questi tagli. I tecnici continuano a farsi forti di studi complessi su dove e come risparmiare, ma il buco della sanità appare incolmabile, e l'unica possibilità paventata è quella di continuare a tagliare. Tagli su tagli, e intanto sono i cittadini che rimangono in barella per ore e ore in un pronto soccorso, sono i malati che vengono rimandati nel giro di pochissimi giorni a casa, anche dopo una difficile operazione, mentre avrebbero bisogno di ulteriori cure, lasciati invece nelle mani di infermieri privati o nel migliore dei casi dei propri familiari. Carenze spaventose. Se la sanità è malata, è il caso di dire che ad oggi non è stata trovata ancora la cura. Si va avanti con palliativi che aggravano solo lo stato delle cose, con scioperi del personale e con politiche oscure. Tanto che ancora oggi, non si sa cosa ne sarà, tanto per dirne una, dell'ospedale San Giuseppe di Marino, finito paurosamente nella black list dei tagli governativi. La notizia, infatti, non è stata smentita. Chissà se servirà a smuovere le acque almeno l'ultimo tentativo dell'ex sindaco di Marino, oggi consigliere regionale, Adriano Palozzi, il quale ha invitato il ministro ed ex collega di partito, Beatrice Lorenzin, a visitare l'ospedale di Marino. “Per la Lorenzin - ha detto l'esponente di Forza Italia - sarebbe l’occasione propizia per constatare personalmente l’eccellenza sanitaria del San Giuseppe, le sue cinque sale operatorie altamente tecnologiche, il suo reparto di ginecologia completamente ristrutturato e gli interventi infrastrutturali che consentono al presidio di poter accogliere fino a 400 degenti”. Auspicabile sarebbe almeno un chiarimento per sapere cosa succederà a Marino e in tante altre realtà sanitarie dei Castelli Romani.
Angela Francesca D'Atri (editoriale la Voce dei Castelli, aprile 2014)

Nessun commento:

Posta un commento