domenica 3 gennaio 2010

Non è azionando un mouse che si diventa eroi

Il 2009 si è chiuso con eventi di una certa rilevanza non solo mediatica. Le aggressioni al Papa e al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sono segnali di una chiara decadenza sociale. La nostra società soffre, una sofferenza che certamente trae nuova linfa dalla crisi economica che ci attanaglia, ma che si alimenta anche nel vuoto dei valori e nell’assenza di punti di riferimento che caratterizzano ormai la nostra civiltà. Se la tv plagia le coscienze, internet diventa l’ambito dove nasce e si esprime l’odio sociale. Blog e social network sono i luoghi virtuali dove si annida una nuova forma di violenza che sa unire e al tempo stesso provocare reazioni reali deviando le menti dei più fragili. Ma non è regolamentando la rete che si “addomestica” una società ribelle. Il problema non è internet che nasce e deve rimanere libero. D’altra parte non è azionando un mouse che si diventa eroi. Non è enfatizzando gesti di scarso valore (un’aggressione, il lancio di una statuetta) che si diventa simbolo di una ribellione che dia l’input ad un miglioramento sociale. E’ importante credere in una società più giusta, operosa e ricca, ma bisogna avere il coraggio di volerla uscendo dai nuovi ghetti della rete. Bisogna farsi attori di un cambiamento evidentemente necessario.
Angela Francesca D'Atri

1 commento:

  1. E' PROPRIO VERO, ORMAI VIVIAMO IN UNA SOCIETA' DOVE I VERI VALORI SONO STATI SMARRITI.

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