Qualcosa di nuovo nell'aria c'è, si percepisce un flebile zefiro che annuncia primavera. E' pensare che dopo la neve di febbraio, le notizie cattive sulla recessione e la crisi finanziaria, era inimmaginabile vedere seppur un minimo spiraglio di luce. Abbiamo ridato fiducia all'Europa. Questo, mentre cresce la povertà e mentre non è mai diminuita la corruzione, l'illegalità e il malaffare. A 20 anni da Mani Pulite ce sono molte di mani ancora da lavare. Tramonta intanto il sogno del posto fisso. Del resto, ci consola il premier Monti, il lavoro stabile è monotono. E a rimanere precari, aggiungiamo noi, non ci si annoia. Nel frattempo, si brucia il destino di tanti giovani sotto gli occhi della casta affamata e pronta a rubarci l'osso dal piatto. Che dire, rimaniamo un popolo approssimativo, spaghetti e mandolino, se persino sui siti istituzionali riusciamo a trasformare la traduzione in inglese del semplice formaggio pecorino in un “dog style”. Infine, a pensarci bene il dog style ci contraddistingue, basta ricordare l'emergenza neve, a come é stata gestita in alcuni comuni dei Castelli e soprattutto a Roma. Senza pale e senza sale. Meno male che è arrivata la primavera. Certo marzo è pazzerello... non dimenticate l'ombrello.
Angela Francesca D'Atri