Il caso frigogate di cui per
giorni si è mormorato, la cui tela è stata bene ordita, non è solo un continuo
scaricabarile. Ops uno scarica frigoriferi! Il problema dei rifiuti ingombranti
abbandonati per strada è un vecchio e irrisolto problema, non solo della
capitale. Non a caso, qualche settimana fa sui giornali castellani è
apparsa la foto di un materasso abbandonato in pieno centro a Genzano,
l’accaduto ha fatto scalpore suscitando l’orrore tra i cittadini. Il problema
non è solo delle amministrazioni locali che hanno il compito di far funzionare
al meglio il servizio dei rifiuti.
Tralasciando anche le storture delle ecomafie
che ti danno il buongiorno ai cassonetti, voglio puntare il dito contro gli
stessi cittadini ormai non educati a sufficienza sul rispetto
dell’ambiente. Una questione anche d’inciviltà. Capitolo a parte sono i
senzatetto in continuo aumento nelle nostre città. Tempo fa segnalai la
presenza di un materasso che sostava impunemente in un parcheggio per disabili.
L’amministrazione lo fece
rimuovere subito come ebbi modo di accertarmi. Dopo qualche giorno il materasso
è ritornato al suo posto, probabilmente quale giaciglio di un homeless.
In
giro si trovano divani, librerie, sedie, mensole, poltrone, televisori, acquari
che si accumulano giorno dopo giorno e diventano piccole discariche sparse un
po’ qua e un po’ là. La bellezza dei noi nostri posti è violentata tristemente.
Tanto per dirne una, passando per via dei Laghi non si riesce a fotografare il
lago Albano senza immortalare anche l’immondizia! Si può ipotizzare che i
servizi di smaltimento, le isole ecologiche attuali non siano in grado di fare
fronte all’immensa mole di rifiuti che produciamo. E’ possibile risolvere il
problema con la sola raccolta differenziata? In un mondo ideale forse sì, ma
essendo qui sulla terra, molti cittadini obbligati alla raccolta porta a porta,
vengono meno al loro dovere e scaricano dove meglio gli aggrada. Forse non ha
torto chi sostiene che bisognerebbe risolvere il problema a monte riducendo gli
imballaggi. Dopo l’introduzione delle buste ecologiche che hanno cambiato il
nostro modo di fare la spesa, si potrebbe pensare di avviare questa nuova
rivoluzione.
Angela Francesca D'Atri (editoriale La Voce dei Castelli - novembre 2016)